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Direttore: Alessandro Plateroti

Agenzia delle Entrate vs cittadini, questa volta la presa di posizione è totalmente a favore loro

Uomo al computer

Occhi aperti se ricevi una mail dall’Agenzia dell’Entrate: potrebbe trattarsi di una truffa. Ecco come smascherarla

Nell’era del progresso e della diffusione della digitalizzazione, è inevitabile, mentre navighiamo su internet, imbattersi nelle opere di malintenzionati che attraverso stratagemmi ed effettive ‘trappole’ tentano di appropriarsi dei nostri dati più sensibili.

Negli ultimi anni, specie a partire dalla pandemia causata dal Covid-19, si è assistito ad un considerevole aumento della criminalità informatica. Lo studio effettuato dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale sull’andamento della delittuosità in rete, ha infatti come le truffe informatiche nel 2020 risultassero superiori del 17,8% rispetto all’anno 2019.

Nel 2023, invece, la Polizia Postale italiana ha registrato un aumento delle denunce per truffe legate all’e-commerce o al trading online, che hanno raggiunto un numero complessivo pari a 3500, per un totale di 140 milioni di euro di profitti illeciti stimati.

Un elemento che i criminali hanno sfruttato a proprio favore è stata la diffusione crescente dell’intelligenza artificiale, attraverso cui è possibile clonare la voce e il volto delle persone, a favore dei propri loschi interessi. Basti pensare che negli ultimi anni il 17,8% dei cittadini sia stato vittima del furto di dati personali, ossia password o numeri delle carte di credito.

Cos’è il phishing?

Il metodo più diffuso per tendere una trappola al malcapitato utente della rete e commettere un reato a suo danno sono gli attacchi di phishing. Secondo un report condotto da IBM, si tratta della violazione di dati più comune sulla rete, rappresentando il 16% delle violazioni totali. Per spiegarlo in breve, il phishing è l’utilizzo di telefonate, messaggi, mail o siti web fraudolenti che inducono le persone a condividere i propri dati sensibili o scaricare malware.

Nel corso di un attacco, il criminale informatico finge di essere qualcuno di affidabile, spesso avvalendosi di marchi registrati che appartengono ad altre società. Nei messaggi inviati alla vittima, l’hacker può invitare ad aprire un allegato, fare click su qualunque tipo di link o, nei casi più estremi, di pagare una fattura. Così facendo, il soggetto avrà modo di accedere rapidamente a numeri di carte di credito, dati del conto bancario e credenziali di accesso.

Occhio alle truffe online
Occhio alle truffe online – www.economiafinanzaonline.it

L’attacco di phishing che sfrutta il titolo dell’Agenzia delle Entrate

Come riportato dalla stessa agenzia fiscale governativa, nelle ultime settimane è in corso una campagna di phishing che, al fine di sottrarre le credenziali bancarie delle vittime, propone il tema dei rimborsi fiscali, appropriandosi del logo dell’Agenzia. I truffatori inviano mail con il pretesto di un rimborso falso, invogliando all’inserimento dei propri dati.

Le mail fraudolente contengono un link malevolo che, una volta cliccato, indirizza il cliente ad una pagina in cui viene invitato a selezionare la propria banca, in modo da verificare il proprio account, ai fini della corretta riuscita dell’operazione. L’agenzia raccomanda di prestare la massima attenzione a questa tipologia di comunicazioni, dichiarandosi estranea e disconoscendo le stesse, ed invita, in caso di dubbi, a consultare la voce ‘Focus sul phishing’, presente sul proprio sito ufficiale.

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ultimo aggiornamento: 23 Dicembre 2024 4:52

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